Non si può non rimanere affascinati dalla bellezza e dal candore dei fiori di Loto, piante acquatiche apprezzate in tutto il mondo per i loro imponenti e colorati fiori, le cui specie più diffuse sono il Loto sacro (Nelumbo nucifera), originario dell’Asia e dell’Australia e il Loto americano (Nelumbo lutea), originario invece dell’America centro-meridionale.
La particolarità di queste piante, a crescita rapida e rinvenibili solitamente nelle acque stagnanti, risiede nelle loro ampie foglie caratterizzate da una particolare struttura superficiale che le rende completamente idrofobiche, per cui l’acqua “non le bagna” ma scivola via rapidamente.
Con le nanotecnologie si cerca di riprodurre esattamente questa proprietà per alcuni materiali quali tessuti e vernici, alla quale viene attribuito l'appellativo di “effetto loto”.
Se solo provassimo anche noi, nel nostro piccolo, ad imparare a mettere in pratica “l’effetto loto” nella gestione di alcune situazioni che ci riguardano più da vicino e ci turbano e che magari sono anche apparentemente insignificanti o di scarsa importanza, riusciremmo ad affrontare e superare con più fluidità certi ostacoli della vita; in altre parole provando anche noi a “farci scivolare le cose di dosso”, proprio come fanno le foglie il Loto con l’acqua, eviteremmo senz’altro di cadere in loop ossessivi che non ci consentirebbero di svincolarci da quei pensieri, spesso associati a paure angoscianti, a cui dovremmo assolutamente porre un freno.