Regno: Animalia
Phylum: Arthropoda
Classe: Insecta
Ordine: Coleoptera
Famiglia: Carabidae
Genere: Zabrus
Specie: Zabrus tenebriodes G.
Nome Comune: Zabro gobbo
da: ukrbin.com
Caratteristiche morfologiche – Gli adulti possono raggiungere dagli 1,5 fino ai circa 2 cm di lunghezza. Essi sono completamente neri e possiedono un protorace convesso dorsalmente, con capo sporgente portante due antenne filiformi. Le elitre hanno margini paralleli tendenzialmente arrotondati all’estremità. Le larve, che a maturità raggiungono i 3 cm di lunghezza, presentano il corpo di forma allungata e appiattita di colore giallognolo. Ciascun segmento del loro corpo risulta sclerificato; quelli del torace sono di colore bruno, mentre quelli dell’addome presentano un’area rossastra.
Ciclo biologico – Gli adulti del coleottero compaiono tra maggio e giugno. In una prima fase della loro crescita restano generalmente nascosti nel terreno, sotto le zolle o cespi di erba, per poi risalire durante la notte lungo le piante alla ricerca di cariossidi. Nella seconda fase del loro sviluppo divengono attivi anche di giorno, compiendo talora lunghi spostamenti in volo.
In agosto-settembre, al raggiungimento della maturità sessuale, si accoppiano, a seguito del quale gli esemplari femmina si interrano per deporre circa una sessantina di uova.
Dopo un periodo di incubazione di 2 settimane, dalle uova fuoriescono le giovani larve che restano nel terreno per più di un mese senza alimentarsi, dopodiché si portano sulle parti eduli delle piante per iniziare la loro attività alimentare che raggiunge il culmine in primavera, quando le stesse larve si portano sulla chioma per alimentarsi a discapito delle foglie.
Dopo aver attraversato tre stadi di sviluppo larvale, verso l’inizio di aprile, mutano in prepupa e quindi in pupa all’interno di una cella di forma ovale situata nel terreno a circa 15-20 cm di profondità. Tale stadio pupale dura in media dalle 2 alle 3 settimane, al termine del quale compare l’adulto.
Habitat e area di distribuzione – La specie è diffusa in gran parte dell’Europa; in Italia è presente in tutte le regioni, in particolar modo quelle centro-settentrionali. La si trova solitamente su piante di cereali quali frumento, orzo e segale, ma in assenza di quest’ultime possono rinvenirsi anche su graminacee spontanee.