Zabrus (Zabrus) tenebrioides

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Classificazione scientifica

Regno: Animalia
Phylum: Arthropoda
Classe: Insecta
Ordine: Coleoptera
Famiglia: Carabidae
Genere: Zabrus
Specie: Zabrus tenebrioides (Goeze, 1777)

 

Zabrus tenebrioides è un coleottero fitofago appartenente alla famiglia Carabidae, noto anche con il nome comune di "carabo del grano". A differenza della maggior parte dei Carabidi, prevalentemente predatori, Z. tenebrioides si distingue per una dieta erbivora e una forte specializzazione sulle graminacee coltivate, in particolare i cereali. È considerato un insetto potenzialmente dannoso in agricoltura, soprattutto nei campi di frumento e segale.


Distribuzione e Habitat

Distribuzione geografica

Zabrus tenebrioides è originario dell’Europa centro-orientale ma attualmente è distribuito in:

  • Europa centrale e meridionale (dall’Ucraina al Portogallo)

  • Regioni temperate dell’Asia occidentale

  • Nord Africa (sporadico)

  • Introdotto e localmente presente in alcune zone dell’America settentrionale

Habitat preferito

La specie predilige ambienti agricoli, in particolare:

  • Campi coltivati a cereali (grano, orzo, segale, avena)

  • Prati stabili con graminacee

  • Bordi di coltivi e siepi adiacenti ai campi

  • Terreni sciolti e ben drenati, ideali per lo scavo di gallerie

  • Più abbondante in ambienti collinari e pianeggianti, poco comune in aree montane


Caratteristiche Morfologiche

Aspetto generale

  • Dimensioni: adulti lunghi 12–16 mm

  • Corpo: allungato, robusto, leggermente convesso

  • Colore: nero lucente o brunastro

  • Elytra: allungati, striati longitudinalmente con costolature evidenti

  • Zampe: lunghe e robuste, adatte alla corsa e allo scavo

  • Antenne: filiformi, lunghe, composte da 11 segmenti

  • Capo: ben sviluppato, prognato, con mandibole evidenti e forti

  • Pronoto: largo, quasi quadrato, con margine anteriore poco inciso

Larva

  • Forma arcuata, corpo cilindrico e bianco-giallastro

  • Capo scuro, mandibole sviluppate

  • Lunghezza massima: circa 20 mm

  • Zampe toraciche sviluppate, addome privo di pseudozampe


Comportamento e Abitudini

Attività e abitudini

  • Specie notturna e terricola

  • Gli adulti compaiono in estate e sono attivi da luglio a settembre

  • Durante il giorno restano nascosti sotto zolle o in gallerie

  • Le larve sono attive soprattutto in primavera, nei pressi delle radici dei cereali

  • Gli adulti compiono brevi voli, ma si spostano prevalentemente camminando

Difesa

  • Comportamento timido e rifugio immediato al disturbo

  • Nessuna produzione di sostanze irritanti (come alcuni Carabidi)

  • Elevata capacità di scavare nel terreno per nascondersi


Alimentazione

  • Gli adulti si nutrono delle spighe immature di cereali, con predilezione per frumento e segale

  • Le larve si alimentano di foglie e colletti delle piantine giovani

  • Danneggiano le colture sia in fase vegetativa che riproduttiva

  • I danni più gravi si registrano nei campi in monocoltura, con infestazioni ricorrenti

  • Comportamento fitofago obbligato, raro tra i Carabidi


Riproduzione e Ciclo Vitale

Riproduzione

  • Inizia tra fine estate e autunno, dopo l’accoppiamento

  • Le femmine depongono fino a 200 uova in gallerie sotterranee, a 5–15 cm di profondità

  • Ogni galleria contiene gruppi di 10–30 uova

Fasi

  • Uovo → Larva (3 stadi) → Pupa → Adulto

  • La diapausa larvale avviene in inverno (larva di 2°–3° stadio)

  • L’impupamento avviene in primavera

  • Gli adulti emergono in estate (giugno–luglio)

Tipologia del ciclo

  • Ciclo annuale (univoltino)

  • Attività sincronizzata con i cicli colturali del frumento


Ruolo Ecologico

Interazioni

  • Piante ospiti principali: Triticum aestivum, Secale cereale, Hordeum vulgare

  • Predatori naturali: uccelli granivori e insettivori (es. starne, corvi), piccoli mammiferi

  • Parassitoidi larvali: Tachinidae, nematodi entomopatogeni (es. Steinernema spp.)

  • Fungine patogene: Metarhizium anisopliae può colpire larve in suoli umidi

Contributo ecosistemico

  • Pur essendo fitofago, contribuisce alla biodiversità entomofaunistica dei campi coltivati

  • Prede di numerosi uccelli e mammiferi di interesse conservazionistico

  • Indicatore della salubrità del suolo agricolo (presenza legata a pratiche colturali tradizionali)


Minacce e Conservazione

Minacce principali

  • Agricoltura intensiva con uso di insetticidi sistemici

  • Pratiche agronomiche moderne (aratura profonda, concimazione chimica)

  • Scomparsa di habitat margini-campo, siepi e terreni incolti

Stato di conservazione

  • Non valutato dalla IUCN

  • In alcune regioni europee è in declino a causa della perdita di habitat

  • In altri contesti è considerato un fitofago dannoso e soggetto a monitoraggio agricolo

  • La sua presenza abbondante è sintomo di monocoltura cerealicola senza rotazione


Curiosità

  • Il nome specifico "tenebrioides" fa riferimento alla somiglianza con gli insetti del genere Tenebrio (coleotteri tenebrionidi), per via della forma allungata e del colore scuro.

  • È uno dei pochi Carabidae erbivori, un’eccezione evolutiva in una famiglia altrimenti nota per la predazione.

  • Le larve hanno un comportamento notturno e scavano gallerie con camere di alimentazione vicino alle radici.

  • I danni economici più rilevanti si registrano in annate con primavere fredde, che rallentano la crescita dei cereali e favoriscono la larva.

  • Gli adulti emettono un rumore stridulo quando manipolati, frizionando le elitre

 

Autore: Roberto Vatore

 

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