Vanessa antiopa 2.0

 

 

Classificazione scientifica

  • Regno: Animalia

  • Phylum: Arthropoda

  • Classe: Insecta

  • Ordine: Lepidoptera

  • Famiglia: Nymphalidae

  • Sottofamiglia: Nymphalinae

  • Genere: Nymphalis

  • Specie: Nymphalis antiopa (Linnaeus, 1758)


Descrizione generale

Nymphalis antiopa, comunemente nota come farfalla dell'ortica o mourning cloak (in inglese), è una grande e longeva farfalla appartenente alla famiglia Nymphalidae. È facilmente riconoscibile per la colorazione scura delle ali bordate di giallo chiaro e punteggiate da una fila di macchie azzurre. La sua longevità, la capacità di ibernarsi da adulta e il volo potente ne fanno una delle specie più carismatiche delle zone temperate dell’Eurasia e del Nord America. È anche considerata la farfalla nazionale della provincia canadese dell’Alberta.


Distribuzione e Habitat

Distribuzione geografica

Presente in un vasto areale che comprende:

  • Europa (dalla penisola iberica alla Russia)

  • Asia temperata (fino al Giappone e alla Cina settentrionale)

  • Nord America (dagli Stati Uniti fino al Canada e Alaska)

  • Groenlandia meridionale (raro)

Habitat preferito

Predilige:

  • Foreste decidue e miste

  • Aree umide lungo fiumi, stagni e laghi

  • Parchi urbani, giardini alberati, frutteti

  • Radure e sentieri forestali

  • Zone di transizione bosco-prato

È particolarmente comune in ambienti con abbondanza di alberi decidui ospiti e luoghi soleggiati.


Caratteristiche Morfologiche

Adulto

  • Apertura alare: 65–90 mm

  • Colorazione: ali superiori di colore marrone vinoso scuro con bordi giallo chiaro e una fila submarginale di macchie blu-violacee

  • Corpo: robusto, con peluria marrone-dorata

  • Antennne: clavate, nere

  • Le ali hanno un aspetto “vellutato”, visibile soprattutto in luce diretta

Larva (bruco)

  • Lunghezza: fino a 50 mm

  • Corpo nero con puntinature bianche e una dorsale arancione-rossastra

  • Dotato di file di spine nere appuntite

  • Si muove in gruppo nei primi stadi di sviluppo

Crisalide

  • Grigio-brunastro con protuberanze appuntite, talvolta con riflessi dorati

  • Appesa a testa in giù su rami o superfici verticali


Comportamento e Abitudini

Attività

  • Diurna, attiva già a partire da marzo/aprile

  • Uno dei primissimi lepidotteri a comparire in primavera, grazie all’ibernazione da adulto

  • Le femmine sono meno visibili dei maschi, che difendono territori soleggiati

  • Non frequenta fiori di frequente: predilige frutti fermentati, linfa e altri liquidi zuccherini

Comportamento difensivo

  • Se disturbata, adotta una postura con ali chiuse, mostrando la pagina inferiore scura e mimetica

  • In volo è potente e irregolare, con fughe rapide tra la vegetazione


Alimentazione

Larve

Si nutrono in colonie su foglie di:

  • Salix spp. (salici)

  • Populus spp. (pioppi)

  • Ulmus spp. (olmi)

  • Betula spp. (betulle)

  • Morus spp. (mori)

Le piante ospiti sono tipicamente alberi decidui di ambienti umidi o semi-umidi.

Adulti

  • Frutti fermentati (mele, pere, prugne cadute)

  • Linfa di alberi danneggiati (salici, querce, betulle)

  • Feci animali e carcasse (per sali e aminoacidi)

  • Occasionalmente, nettare di salici e fiori di tarassaco


Riproduzione e Ciclo Vitale

Accoppiamento

  • Avviene subito dopo l’uscita dal letargo, in marzo-aprile

  • I maschi sorvegliano territori soleggiati e cacciano via rivali

Oviposizione

  • Le uova sono deposte in gruppi numerosi (fino a 150-200) intorno ai giovani rami delle piante ospiti

  • Uova globose, verdi, che si scuriscono prima della schiusa

Sviluppo larvale

  • Le larve vivono in gruppi gregari nelle prime fasi

  • Passano 4–5 stadi larvali prima di impuparsi

  • Le crisalidi si formano in estate, su rami o strutture verticali

Sfarfallamento

  • Gli adulti compaiono da luglio/agosto

  • Si alimentano intensamente per alcune settimane

  • Poi entrano in diapausa (letargo) e svernano in cavità, cortecce, edifici

Numero di generazioni

  • Generalmente una generazione all’anno

  • Specie bivoltina solo in climi più miti, in rari casi


Ruolo Ecologico

  • Impollinazione secondaria di alcune piante fiorite

  • Preda di:

    • Uccelli insettivori

    • Ragni

    • Parassitoidi (es. Tachinidae nelle larve)

  • Le larve possono defogliare temporaneamente le piante ospiti, ma raramente con danno economico


Minacce e Conservazione

Minacce principali

  • Perdita di habitat forestali e siepi

  • Rimozione dei vecchi alberi (siti di ibernazione)

  • Pesticidi in agricoltura e orticoltura

  • Cambiamenti climatici che alterano le fasi fenologiche

Stato di conservazione

  • Non minacciata a livello globale (IUCN: Least Concern)

  • Popolazioni stabili ma localmente in diminuzione in alcune zone d’Europa

  • Presente in numerosi programmi di citizen science e monitoraggi lepidotterologici

  • Specie protetta o monitorata in alcune regioni (es. Svizzera, Austria, Paesi Bassi)


Curiosità

  • Il nome inglese “mourning cloak” (mantello del lutto) fa riferimento al colore scuro con bordo chiaro, simile a un mantello vittoriano

  • È una delle farfalle più longeve in natura, vivendo fino a 10-11 mesi

  • In Giappone è conosciuta come "kirigirisumodoki", sebbene sia molto rara

  • In Nord America è tra le farfalle più amate per osservazione invernale e precoce primaverile

  • I bruchi emettono movimenti coordinati se disturbati, per confondere i predatori

 

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Autore: Roberto Vatore