Sminthopsis crassicaudata

Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Ordine: Dasyuromorphia
Famiglia: Dasyuridae
Genere: Sminthopsis
Specie: Sminthopsis crassicaudata (Gould, 1844)


Descrizione generale
Sminthopsis crassicaudata, noto comunemente come topolino marsupiale dalla coda grossa o "fat-tailed dunnart", è un piccolo marsupiale insettivoro originario dell’Australia. Si distingue per la sua capacità di accumulare grasso nella base della coda come riserva energetica per i periodi di scarsità alimentare. Di abitudini prevalentemente notturne e crepuscolari, è un animale solitario che vive in habitat aridi e semi-aridi, adattato alle dure condizioni del bush australiano. La specie è di particolare interesse per la ricerca biologica per il suo metabolismo efficiente e la strategia di sopravvivenza basata sul torpore.


Distribuzione e Habitat

Distribuzione geografica
Il Sminthopsis crassicaudata è ampiamente diffuso nell’Australia centrale e meridionale. È presente in stati come Australia Meridionale, Nuovo Galles del Sud, Queensland, Territorio del Nord e Australia Occidentale, con popolazioni frammentate ma ancora relativamente stabili.

Habitat preferito
Predilige ambienti aridi e semi-aridi:

  • Pianure sabbiose e ghiaiose

  • Praterie xerofile e steppe

  • Boscaglie aperte dominate da acacie e eucalipti

  • Zone con vegetazione rada e suoli asciutti, dove scava rifugi poco profondi o sfrutta tane abbandonate

Evita foreste fitte e aree soggette a eccessiva umidità, mostrando una forte specializzazione per ecosistemi secchi.


Caratteristiche morfologiche

Dimensioni

  • Lunghezza corporea: 6–9 cm

  • Lunghezza della coda: 5–7 cm

  • Peso: 10–20 g (può raddoppiare in periodi di abbondanza alimentare grazie al grasso accumulato nella coda)

Aspetto
Il corpo è snello e coperto da un mantello corto e morbido, di colore grigio-bruno sul dorso e più chiaro sul ventre. Gli occhi sono grandi e scuri, adattati alla visione notturna. La coda è relativamente corta, cilindrica e, in condizioni di abbondanza, si ispessisce visibilmente per l’accumulo di riserve lipidiche.

Scheletro e dentizione
La dentatura è quella tipica dei marsupiali insettivori, con incisivi appuntiti e molari a cuspidi per triturare piccoli artropodi. Lo scheletro è leggero e flessibile, adatto a rapidi scatti per catturare le prede.


Comportamento e abitudini

Attività
È prevalentemente notturno e crepuscolare. Durante il giorno si rifugia in tane poco profonde, cavità nel terreno o tra la vegetazione densa per evitare la disidratazione e i predatori. Mostra episodi di torpore quotidiano o stagionale come strategia per ridurre il dispendio energetico.

Territorialità
Specie solitaria con territori che si sovrappongono solo in parte. I maschi tendono ad avere areali più ampi rispetto alle femmine.

Raggruppamenti
Generalmente vive e caccia da solo, eccetto durante la stagione riproduttiva.


Alimentazione

Dieta
Carnivoro-insettivoro:

  • Insetti (coleotteri, cavallette, termiti)

  • Ragni e piccoli artropodi

  • Occasionalmente piccoli vertebrati come lucertole o rane

Adattamenti alimentari
Può accumulare grasso nella coda durante i periodi di abbondanza per sopravvivere nei momenti di scarsità. È capace di ridurre drasticamente il metabolismo durante i periodi freddi o di mancanza di prede grazie al torpore.


Riproduzione e ciclo vitale

Accoppiamento
La riproduzione avviene principalmente in primavera e estate, ma può variare in base alle condizioni ambientali.

Gestazione e sviluppo

  • Gestazione: circa 12–14 giorni

  • I piccoli (fino a 10) si attaccano alle mammelle all’interno del marsupio per circa 40 giorni

  • Dopo l’uscita dal marsupio, rimangono nel nido per altre 3–4 settimane prima dello svezzamento completo

Maturità sessuale
Raggiunta entro 10–11 mesi di età. L’aspettativa di vita in natura è di circa 2 anni, mentre in cattività può arrivare a 4 anni.


Ruolo ecologico
Agisce come importante predatore di piccoli artropodi, contribuendo al controllo naturale delle popolazioni di insetti nei fragili ecosistemi aridi australiani. È a sua volta preda di uccelli rapaci notturni (come barbagianni), serpenti e gatti ferali introdotti dall’uomo.


Minacce e conservazione

Minacce principali

  • Predazione da parte di specie introdotte (gatti e volpi)

  • Degrado dell’habitat dovuto al pascolo intensivo e ai cambiamenti climatici

  • Incendi troppo frequenti che riducono le aree rifugio

Stato di conservazione
IUCN Red List: Least Concern (LC)
La specie è considerata a basso rischio grazie all’ampia distribuzione e alla relativa tolleranza a diversi tipi di habitat, anche se popolazioni locali possono essere vulnerabili.


Curiosità
Il nome “crassicaudata” significa “coda grossa”, un riferimento diretto alla capacità della specie di immagazzinare grasso nella coda. Questo piccolo marsupiale è stato usato come modello in studi sul metabolismo e sulla regolazione termica nei mammiferi. Nonostante le sue dimensioni ridotte, può percorrere lunghe distanze in cerca di cibo nelle notti estive australiane.

 

Autore: Roberto Vatore