Oro

Forma cristallina - Cubico

Formula chimica - Au

 

Fonte foto: www.guidaconsumatore.com

 

Rif. Bibl.: A. Mottana, R. Crespi, G. Liborio, "Minerali e rocce", Arnoldo Mondadori Editore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Aspetto: Rarissimi i cristallini di forma ottaedrica, cubica o rombododecaedrica; normalmente in granuletti molto piccoli e informi, in lamine e pagliuzze diffuse in una matrice di quarzo o di roccia; rare le dendriti. Nei placers comuni anche le masserelle compatte e arrotondate, note come pepite. Colore giallo più o meno intenso secondo le impurezze contenute.
Proprietà fisiche: Poco duro, pesantissimo, duttile e malleabile; opaco con lucentezza metallica elevata; in lamine sottilissime lascia passare una debole luce verdastra. Punto di fusione medio (1061 °C); è un ottimo conduttore del calore e dell'elettricità. La sua inattaccabilità dagli acidi (tranne che dall'acqua regia) e il suo peso specifico lo distinguono dai solfuri gialli e dalle laminette di biotite alterate frequenti nelle sabbie, in cui è associato a pirite, arsenopirite, pirrotina e a tellururi e seleniuri d'oro. È presente anche in varie rocce vulcaniche e in tufi, associato a calcedonio e a minerali di manganese. Dalla disgregazione di lave derivano quelle notevoli concentrazioni dette “bonanze”.
Ambiente di formazione: La sua origine primaria è legata a filoni quarzosi idrotermali sempre di alta temperatura in rocce eruttive. Frequentemente in lega naturale con l'argento (elettro) e, meno frequentemente, con il palladio (porpezite) e il rodio (rodite). La maggior parte dell'oro si ricava, però, da concentrazioni di origine sedimentaria (placers) tanto attuali (sabbie di fiumi), quanto fossili (matrice di conglomerati), nelle quali è accompagnato da altri minerali pesanti. Si trova oro in pagliuzze anche nella zona di cementazione di depositi di solfuri, seleniuri e tellururi formatisi ad alta temperatura in condizioni idrotermali (es. pirite aurifera).
Località: I principali distretti auriferi sono quelli del Witwatersrand (Sudafrica), Mother Lode (California), Yukon (Alaska, USA), Porcupine (Canada) e della Russia. I migliori campioni provengono sia da queste località sia da altre zone economicamente non importanti. In Italia il più noto giacimento è quello di Pestarena in Valle Anzasca, che fa parte di un modestissimo distretto attorno al Monte Rosa (arsenopirite aurifera), che ha alimentato anche le sabbie aurifere del Ticino, della Dora Baltea e della Sesia.