Fossa

Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Ordine: Carnivora 
Famiglia: Eupleridae
Genere: Cryptoprocta
Specie: Cryptoprocta ferox B.
Nome Comune: Fossa

 

 

da: calphotos.berkeley.edu

 

Il fossa (Cryptoprocta ferox) è il più grande mammifero predatore autoctono del Madagascar. Questo animale misterioso ha a lungo suscitato dibattito tra gli zoologi a causa della sua somiglianza con i felidi, in particolare con i puma. Inizialmente classificato come felide, e successivamente considerato parte della famiglia delle manguste (Herpestidae), studi genetici recenti hanno chiarito che il fossa appartiene a una famiglia distinta, la Eupleridae, che comprende otto specie autoctone del Madagascar. Tra queste, oltre al fossa, vi sono il fanaloka (Fossa fossana) e il fanalouc (Eupleres goudotii). Il fossa è il membro più grande della sua famiglia, superando in dimensioni tutti gli altri carnivori malgasci, inclusa la specie estinta Cryptoprocta spelea, che si ritiene fosse il doppio della sua taglia.

Il fossa ha un corpo muscoloso e affusolato, che richiama felini come il puma e lo yaguarondi. Il corpo misura 70-80 cm di lunghezza, con una lunga coda di 65-70 cm, utilizzata per bilanciarsi durante le arrampicate e i salti. L'altezza alla spalla è di circa 30 cm. I maschi, leggermente più grandi delle femmine, pesano tra 6,2 e 8,5 kg, mentre le femmine raramente superano i 6,5 kg. La pelliccia del fossa è corta, fitta e vellutata, di colore nocciola chiaro, leggermente più chiara sul ventre. Gli occhi sono marroni e il tartufo grigio scuro. La coda lunga gli conferisce un’eccellente agilità, rendendolo un predatore formidabile sugli alberi.

Il fossa è diffuso in molte parti del Madagascar, sia lungo le coste che nelle foreste interne, con l’eccezione dell’arido altopiano centrale. Predilige le foreste umide, ricche di nascondigli, ma può essere trovato in ambienti diversi, dai 400 ai 1600 metri di altitudine. Tuttavia, la sua distribuzione è frammentaria a causa della crescente deforestazione.

Comportamento e alimentazione

Il fossa è un predatore notturno e prevalentemente arboricolo. È un eccellente scalatore, in grado di muoversi agilmente tra gli alberi per cacciare le sue prede. La sua dieta è varia e comprende piccoli vertebrati, anfibi, rettili e uccelli, ma più della metà delle sue prede è costituita da lemuri, come il catta (Lemur catta) e i sifaka (Propithecus). Può cacciare anche piccoli mammiferi come i tenrec e, in mancanza di altre prede, si nutre di invertebrati come grossi insetti e crostacei.

Il fossa è un animale solitario e territoriale. I maschi e le femmine si incontrano solo durante la stagione degli accoppiamenti, che si caratterizza per un comportamento curioso: i maschi presentano un pene con aculei che rende l'accoppiamento lungo e faticoso. Le femmine giovani sviluppano un clitoride particolarmente grande e spinoso, simile al pene maschile, che sembra avere una funzione protettiva, consentendo loro di evitare attenzioni indesiderate dai maschi adulti e potenziali conflitti con le femmine territoriali. La gestazione dura circa due mesi, e le cucciolate contano in genere da due a quattro piccoli. I piccoli vengono svezzati lentamente e rimangono con la madre fino ai cinque mesi di età, raggiungendo l'indipendenza a circa un anno. La maturità sessuale arriva tra i tre e i quattro anni.

Essendo il predatore apicale del Madagascar, il fossa svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento dell'equilibrio ecologico, regolando le popolazioni di molte altre specie. Tuttavia, è classificato come "vulnerabile" dalla IUCN a causa della crescente perdita del suo habitat, causata principalmente dalla deforestazione e dall'espansione delle attività agricole. Le popolazioni locali continuano inoltre a cacciare il fossa, sia per la carne sia per proteggere i loro animali da allevamento.

Le specie alloctone introdotte dall'uomo, come gatti e cani randagi, rappresentano un'ulteriore minaccia per il fossa. I gatti competono con lui per la stessa preda, mentre i cani randagi non solo portano malattie, ma possono anche uccidere direttamente questi carnivori nativi.