Dugongo

Regno: Animalia

Phylum: Chordata

Classe: Mammalia

Ordine: Sirenia

Famiglia: Dugongidae

Genere: Dugong

Specie: Dugong dugon M.

Nome Comune: Dugongo

 

 

 

 

 

 

 

 

Il dugongo (Dugong dugon) è un mammifero marino particolarmente affascinante, probabilmente fonte di ispirazione per le leggende dei marinai sulle sirene, le mitologiche creature metà donna e metà pesce. Non è un caso che questa specie appartenga all'ordine Sirenia. Tra questi, il dugongo è l'unico rappresentante della famiglia Dugongidae, mentre i lamantini, suddivisi in tre specie, appartengono alla famiglia Trichechidae.

La distribuzione del dugongo, sebbene frammentata, copre una vasta area dell'Oceano Indiano, dalle coste sud-orientali dell'Africa fino all'indo-pacifico, passando per il Mar Rosso e il Golfo Persico, estendendosi fino all'Australia occidentale. Un tempo, sembra che fosse presente anche nel Mediterraneo. A differenza dei lamantini, che abitano principalmente in acque dolci o salmastre, il dugongo vive esclusivamente in mare, prediligendo le acque costiere, ma non disdegnando incursioni in mare aperto. Vive generalmente in acque tropicali e subtropicali, ma occasionalmente può spingersi in acque temperate.

Le dimensioni di un dugongo adulto variano tra i 2,5 e i 3 metri di lunghezza, con alcuni esemplari che superano i 3,5 metri. Il peso oscilla tra i 250 e i 400 kg, sebbene alcune femmine particolarmente grandi possano raggiungere i 600 kg. Il suo corpo affusolato è caratterizzato da uno spesso strato di grasso sottocutaneo, e la sua pelle liscia e di colore grigio chiaro è punteggiata da poche setole sparse vicino al muso. Gli occhi sono piccoli e la sua vista è poco sviluppata, ma è compensata da un udito particolarmente acuto. Le zampe anteriori si sono trasformate in pinne, mentre quelle posteriori sono scomparse del tutto, sostituite da una pinna caudale bilobata, simile a quella dei cetacei, una caratteristica che lo distingue dai lamantini, la cui coda ha una forma a pala.

Il dugongo è una creatura tranquilla e timida, ed è strettamente erbivoro. Vive in piccoli gruppi e passa la maggior parte del tempo a nutrirsi di piante acquatiche, spesso in acque basse e calme, dove i grandi predatori come squali e orche non riescono a raggiungerlo. Grazie al muso robusto e alle labbra forti, riesce a strappare facilmente la vegetazione dai fondali, consumando fino a 25 kg di piante al giorno. Come tutti i mammiferi marini, è in grado di trattenere il respiro per lunghi periodi grazie a particolari adattamenti che gli permettono di accumulare più ossigeno nel sangue e nei muscoli rispetto ai mammiferi terrestri.

Nonostante la sua lunga aspettativa di vita, che può arrivare fino a 70 anni, il dugongo ha un tasso di riproduzione molto basso. La gestazione dura circa 14 mesi e il piccolo cresce lentamente, con cure parentali che si prolungano per diversi anni. Le femmine partoriscono un solo piccolo ogni 5-7 anni. Le mammelle del dugongo, situate in posizione ascellare, consentono alla madre di allattare il piccolo stringendolo tra le pinne, un gesto che ha probabilmente alimentato le leggende sulle sirene, descritte come creature a metà tra un umano e un pesce.

Purtroppo, l'esistenza del dugongo è seriamente minacciata. L'inquinamento, i cambiamenti climatici e la distruzione del suo habitat stanno riducendo drasticamente le sue popolazioni. Inoltre, la caccia per la carne e il grasso, unita agli incidenti con le imbarcazioni e le catture accidentali nelle reti da pesca, contribuisce al declino della specie. A peggiorare la situazione, il turismo non sostenibile e la presenza di metalli pesanti nell'acqua stanno provocando ulteriori danni, mettendo a rischio non solo il dugongo, ma anche molte altre specie marine.